Mario Tranquillini è nato alpinisticamente piuttosto tardi; ha frequentato il primo Corso di alpinismo all’età di 28 anni. Suoi istruttori sono Marino Stenico, Graziano Maffei (Feo), Sergio Martini, Mariano Frizzera. Subito Mario si rivela dotato per l’arrampicata e compie numerose arrampicate anche di estrema difficoltà in tutto l’Arco Alpino. Con Martini e Leoni apre diverse vie nuove sulle Dolomiti formando una delle cordate più forti; negli stessi anni si dedica anche allo sci da fondo partecipando a molte gare. La sua passione all’insegnamento lo porta a collaborare a moltissimi Corsi di Alpinismo questa volta con la qualifica di Istruttore Nazionale; con Donato Ferrari “Tello” è uno dei fondatori della Scuola di Alpinismo e Sci-Alpinismo “Prealpi Trentine” della SAT. Mario, uomo di “compagnia” e vero trascinatore, è il principale artefice dell’ideazione della via attrezzata Monte Albano (’75-’76) e della via attrezzata “Rino Pisetta” sul Piccol Dain delle Sarche (’82-’83).
In quest’anno entra a far parte del Club Alpino Accademico Italiano C.A.A.I. e per oltre trent’anni è membro attivo del Corpo Soccorso Alpino della SAT con numerose e impegnative operazioni di recupero e salvataggio di persone infortunate. Ancora oggi partecipa come Istruttore ai Corsi di Alpinismo e Sci-Alpinismo della Scuola di Rovereto e di Arco.
Nelle sue serate si presenta con la sua notevole attività alpinistica ma soprattutto ama farci conoscere la sua vera passione-missione: da molti anni trascorre lunghi periodi, come volontario, in Tanzania, Burundi e Kenya, dedicandosi alla costruzione di scuole, dispensari, orfanotrofi, case, pozzi e quant’altro necessario in quei Paesi tanto poveri. Durante la sua permanenza in Africa è salito in vetta anche al Kilimangiaro.
È il ritratto di Mario Tranquillini, forte alpinista. Sciatore, baritono del Coro “Bianche Zime” di Rovereto ma soprattutto uomo leale e generoso che ha scelto di dedicare gran parte della sua vita al “sociale” e in particolare agli “ultimi”.